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(Euphyllura olivina)
Le forme giovanili vivono riparate da abbondanti secrezioni cerose che
formano dei ciuffetti cotonosi sugli organi infestati.
Il danno si manifesta su germogli, infiorescenze, frutticini ed è determinato
sia dalle punture trofiche degli adulti e delle forme giovanili sia
dall’asfissia provocata dalle colonie infestanti, protette dalle secrezioni
cerose a dalla melata.
Sui fiori l’attacco provoca aborto fiorale e colatura; sui frutti l’attacco
provoca cascola.
I germogli infestati manifestano uno sviluppo stentato e, a volte, disseccano
completamente.
Inoltre l’infestazione, producendo abbondante melata, provoca oltre alla
asfissia fogliare a alle ustioni, per effetto lente, la formazione delle
Fumaggini che aggravano ulteriormente i danni.
Gli attacchi maggiori si verificano nei momenti della fioritura e della
allegazione.
Ciclo biologico
L’Euphyllura olivina sverna come adulto, sui rametti ed alla base dei
piccioli fogliari o in prossimità delle gemme.
In primavera gli adulti riprendono l’attività e le femmine ovidepongono
infiggendo le uova, con il loro peduncolo, nelle gemme, nei piccioli delle
foglie e nei racemi fiorali.
Da queste uova, dopo circa 15 giorni, nascono le neanidi che ben presto si
ricoprono di abbondante secrezione cerosa che le protegge.
Lo sviluppo della 1ª generazione si completa in circa un mese.
A questa generazione ne segue una seconda che può danneggiare, anche gravemente,
i fiori ed i frutticini appena allegati.
A questa seguono altre generazioni che normalmente non provocano danni
significativi.
La specie può compiere 5-6 generazioni all’anno, specialmente nei climi più
propizi.
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